La Polizia postale di Ancona ha denunciato un ex dipendente di una grossa azienda calzaturiera delle Marche che era riuscito a infiltrarsi nel sistema informatico della società dirottando diversi ordini di calzature a favore di concorrenti esteri. Gli investigatori hanno esaminato tutti i file di log relativi al sistema informatico dell'azienda comparando i dati forniti da Google e da Wind Infostrada e
scoperto la piattaforma dell'hacker. L'analisi, resa particolarmente complicata dall'elevatissimo flusso di dati, ha convinto i poliziotti che gli attacchi informatici partissero da una piattaforma Mac con sistema operativo OSX 10.8.5 e da un unico indirizzo Ip, risultato poi associato al numero telefonico di un cinquantenne residente nelle Marche. Nel corso della perquisizione sono emersi altri elementi di responsabilità a carico dell'indagato, che è appunto un ex addetto dell'azienda. L'uomo è stato denunciato per il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico. Dall'inizio dell'anno sono 300 i casi di accessi informatici illegali scoperti dalla Polposta ai danni di aziende e professionisti nelle Marche. Ma negli ultimi mesi a preoccupare è soprattutto la diffusione di una delle tante varianti del virus ransomware, un virus informatico che, una volta entrato nel pc cripta i dati e cancella quelli in chiaro. Segue poi una richiesta di denaro in cambio della chiave di decriptazione.
Fonte: ANSA
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