La Polizia italiana ha oscurato nelle ultime settimane una ventina di siti jihadisti, tra i 400 monitorati ogni giorno. Lo fa sapere la Polizia di Stato in una nota, sottolineando che "dopo l'attentato a Charlie Hebdo, il delicato compito della Polizia delle Comunicazioni di scandagliare il Web alla ricerca di siti, blog, forum e social network che inneggiano alla jihad
è diventato un vero e proprio allarme rosso". Di questa attività investigativa si occupa anche il numero di febbraio di "Poliziamoderna", dove è pubblicato anche il racconto di una poliziotta della task force che lavora, 24 ore su 24, sulle tracce di potenziali terroristi e di chi esalta la spregiudicata propaganda dell'Isis sulla Rete. Intanto il collettivo di hacker Anonymous ha "spento" centinaia di account Twitter e Facebook di presunti appartenenti allo Stato islamico e pubblicato gli indirizzi web della galassia jihadista. In particolare nel mirino dei pirati informatici sono finiti i reclutatori, coloro che cercano di attirare simpatizzanti della jihad attraverso Internet. Allo stesso tempo, la Giordania continua a martellare le postazioni dei jihadisti in Siria e Iraq con una serie di raid aerei scatenati per reazione alla barbara uccisione del pilota giordano Muath al Kaseasbeh, bruciato vivo in una gabbia.
Via: Polizia di Stato
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