Scaricava, scambiava e divulgava immagini di bambine piccole coinvolte in scene di sesso o in pose 'hard'. Al computer inoltre s'industriava anche a ritoccare le foto, scambiando i volti o le parti del corpo. Si tratta di G.P., un rappresentante di una grossa azienda trentina, celibe, 40 anni, incensurato, arrestato in seguito a un'indagine per pedopornografia eseguita dalla polizia postale di Trento. L'uomo è accusato di detenzione, scambio e divulgazione di materiale pedopornografico e di realizzazione di immagini pedofile con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali. I primi accertamenti erano partiti circa un anno fa, quando l'uomo era stato intercettato dalla polizia postale di Reggio Calabria nel corso di una vasta indagine sulla pedopornografia online, che riguardava più regioni. Così erano partiti i primi accertamenti e la polizia postale nel gennaio scorso aveva trovato nella sua abitazione a Trento oltre 1.500 fotografie e un video di dieci ore di bambine costrette a fare sesso, che secondo l'accusa l'uomo custodiva nel proprio computer. Eseguiti gli accertamenti è scattata in questi giorni l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal pm Maria Colpani e firmata dal gip Carlo Ancona.
Fonte: LEGGO
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