Virus, pc della Procura di Udine negli obiettivi del nuovo cryptolocker

Il "Cryptolocker", un ransomware utilizzato già da tempo dai cybercriminali per criptare i dati dei computer di professionisti e aziende, ha messo sotto attacco anche i domini e-mail della giustizia. Il virus ha colpito nelle settimane scorse i pc di almeno un paio di magistrati della Procura di Udine. Ed è proprio di queste ore un'indagine condotta dal Compartimento di
Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trieste che ha sgominato una rete criminale transnazionale dedita al riciclaggio di ingenti somme di denaro provenienti da attività illecite (sottrazione di denaro tramite  la diffusione del virus cryptolocker). Si presentano come un messaggio e-mail riferibile a un annuncio di giacenza presso un corriere postale di un pacco o di una missiva. Ma cliccando sul link allegato, il virus cripta tutti i file del computer. L'attacco hacker ha indotto la Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del ministero della Giustizia a lanciare a tutti gli utenti con account nel dominio @giustizia.it, un avviso importante sulla diffusione del malware con le raccomandazioni inerenti il servizio e-mail. Cliccando sul link inserito nella mail, si avvia l'esecuzione in locale di un programma che procede alla cifratura dei file presenti sul disco e nelle cartelle condivise tramite la rete locale dell'ufficio, in genere quelli relativi a documenti o contenuti multimediali, rendendoli "inaccessibili". Per ottenere le chiavi per decrittare i file gli hacker chiedono il pagamento di un "riscatto". Il pagamento è ovviamente sconsigliato e non garantisce il recupero di tutti i file cifrati.

Via: AGI

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