Attacco hacker, colpite 500mila caselle di posta: cambiate password

Un vasto attacco hacker ha colpito nei giorni scorsi circa 3mila soggetti, sia pubblici che privati, in Italia. Oltre 30mila domini violati e circa 500mila caselle email coinvolte, 98.000 delle quali di persone appartenenti alla Pubblica amministrazione. L'azione - partita dall'estero -  ha mandato in tilt i tribunali, con la sottrazione di dati personali delle Pec di magistrati ed il
conseguente blocco dei servizi delle Corti d'appello di tutto il Paese, ma sono stati interessati anche i ministeri di Esteri, Interno, Difesa, Economia e Sviluppo economico. Il bersaglio degli hacker, sui quali indaga la Polizia Postale, sarebbe stato un fornitore dei servizi di Posta elettronica certificata Telecom di Pomezia (Roma). Il 12 novembre l'azienda se ne è accorta e ha bloccato il servizio in via precauzionale. Il giorno dopo, l'incidente è stato notificato al Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), che l'ha segnalato al Nucleo per la sicurezza cibernetica (Nsc), istituito presso il Dis. Il 14 novembre, data la rilevanza dell'episodio, è stato informato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha convocato una riunione tecnica, svoltasi ieri al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) per un approfondimento. Ora, ha spiegato il vicedirettore del Dis con delega alla cybersecurity, Roberto Baldoni, la situazione è "sotto controllo", ma ha rivolto un appello a tutti gli interessati a reimpostare la password dell'account email.

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