cittadini e associazioni animaliste scalpore e indignazione. I combattimenti venivano ripresi con gli smartphone e divulgati in rete sui più noti social network per fare pubblicità tra gli scommettitori e rendere disponibili alla vendita i cani più forti. L'immediato intervento dei "cyber poliziotti" ha permesso di individuare la persona che aveva materialmente postato il filmato. Le tracce informatiche e i riscontri telematici hanno ricondotto al dispositivo utilizzato per realizzare il filmato e all'identificazione degli organizzatori del combattimento. Gli elementi elaborati dagli investigatori informatici hanno permesso la precisa geolocalizzazione del luogo del combattimento nei pressi del comune di Castelvolturno, in provincia di Caserta. Con i software di rilevazione satellitari sono stati individuati univocamente i box dove venivano custoditi i cani e il ring utilizzato per gli incontri mortali. Gli uomini della Squadra mobile di Caserta e del reparto Prevenzione crimine Campania della Polizia di Stato, insieme agli operatori della Polizia Postale partenopea, hanno quindi fatto irruzione nell'area individuata, sequestrando i box di custodia dei cani.
Via: Governo
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