Un'app per semplificare la denuncia di atti di bullismo, cyberbullismo e spaccio di droghe. La nuova applicazione "YouPol" è stata presentata venerdì scorso presso l'Istituto "Lucio Lombardo Radice" di Roma. Presenti il Capo della Polizia Franco Gabrielli e il ministro dell'Interno Marco Minniti. Questo nuovo strumento, nato "in house" grazie agli esperti della Polizia Postale,
rappresenta un aiuto concreto che le istituzioni mettono in campo per rendere i cittadini "consapevoli e partecipi del sistema sicurezza". "È uno strumento tecnologico e spetta a voi farlo vivere", ha detto Minniti agli studenti durante l'evento. "Voi siete l'Italia e il Paese, siete i cittadini di oggi e sarete quelli di domani. Non esiste una società libera quando a prevalere è la violenza". Sarà possibile fare segnalazioni con più facilità, "ma ci tengo a precisare - ha chiarito Gabrielli - che l'app non ha lo scopo di creare ragazzi spioni ma cittadini consapevoli e partecipi del sistema sicurezza". L'app è scaricabile gratuitamente dagli store online sia per i sistemi iOS che Android. E' possibile inviare immagini, video oltre al testo che segnala il reato. Se serve, un pulsante rosso sullo smartphone permetterà di fare una chiamata di emergenza. La georeferenziazione consentirà alla sala operativa della Questura di sapere esattamente dove sta avvenendo l'evento. Per ora, l'app funziona a Roma, Milano e Catania. Prossimamente, nel febbraio 2018, verrà estesa anche agli altri capoluoghi di regione e da agosto sarà implementata in tutte le province italiane.
rappresenta un aiuto concreto che le istituzioni mettono in campo per rendere i cittadini "consapevoli e partecipi del sistema sicurezza". "È uno strumento tecnologico e spetta a voi farlo vivere", ha detto Minniti agli studenti durante l'evento. "Voi siete l'Italia e il Paese, siete i cittadini di oggi e sarete quelli di domani. Non esiste una società libera quando a prevalere è la violenza". Sarà possibile fare segnalazioni con più facilità, "ma ci tengo a precisare - ha chiarito Gabrielli - che l'app non ha lo scopo di creare ragazzi spioni ma cittadini consapevoli e partecipi del sistema sicurezza". L'app è scaricabile gratuitamente dagli store online sia per i sistemi iOS che Android. E' possibile inviare immagini, video oltre al testo che segnala il reato. Se serve, un pulsante rosso sullo smartphone permetterà di fare una chiamata di emergenza. La georeferenziazione consentirà alla sala operativa della Questura di sapere esattamente dove sta avvenendo l'evento. Per ora, l'app funziona a Roma, Milano e Catania. Prossimamente, nel febbraio 2018, verrà estesa anche agli altri capoluoghi di regione e da agosto sarà implementata in tutte le province italiane.
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