Privacy, Facebook-Cambridge Analytica: indagini alla Polizia Postale

La Procura della Repubblica di Roma ha delegato la Polizia Postale e delle Comunicazioni a indagare sulle presunte violazioni della privacy nella vicenda "Datagate". Il fascicolo è per il momento contro ignoti e senza ipotesi di reato ma il procuratore aggiunto Angeloantonio Racanelli ha affidato agli inquirenti l'attività istruttoria che dovrà accertare
se nello scandalo, che ha investito anche il social network Facebook e il suo Ceo, Mark Zuckerberg, siano stati coinvolti cittadini italiani. Obiettivo di chi indaga è accertare se siano stati acquisiti in modo illecito dati sensibili dalle società che gravitavano intorno al colosso web, come nel caso di Cambridge Analytica. Intanto l'informatore al centro dello scandalo sulla privacy di Facebook ha testimoniato davanti ai parlamentari britannici. Christopher Wylie ha affermato che Cambridge Analytica ha raccolto dati di 50 milioni di utenti di Facebook e ha utilizzato il materiale nella campagna per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. All'inizio della sessione il presidente della commissione Damian Collins ha dato un aggiornamento sull'invito al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg che non si presenterà di fronte ai deputati britannici. Lo si è appreso a margine dell'audizione di martedì 27 marzo di Christopher Wylie, la "gola profonda" che ha fatto emergere il caso dopo aver lavorato in passato per Cambridge Analytica, la società di consulenza accusata di aver acquisito alla fine quei dati senza il consenso degli interessati.


Fonte: ANSA
Via: RaiNews24

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