La Polizia postale ha avviato un'indagine per individuare gli autori dei post ingiuriosi nei confronti dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Gli accertamenti, secondo quanto apprende l'Ansa, sono già in corso e puntano a risalire a chi si nasconde dietro ai vari messaggi sui social, molti dei quali anonimi. Una
richiesta di intervento era arrivata al capo della Polizia Franco Gabrielli dal deputato Pd Michele Anzaldi che, riporta l'agenzia Dire, aveva chiesto con una lettera di "attivare la specialità della Polizia Postale e di verificare la presenza di eventuali reati in quei macabri auspici nonché di attivare le procedure di rimozione degli insulti e degli auspici di morte rivolti in rete al presidente emerito Napolitano". "Il presidente emerito Giorgio Napolitano", ha scritto Anzadi nella lettera, "sta affrontando in queste ore una difficilissima condizione che riguarda la sua salute, sottoposto a un delicatissimo intervento al cuore. Purtroppo, l'imbarbarimento della nostra società fa registrare su social network e siti insulti e auspici di morte rivolti al presidente Napolitano. Siamo ben al di là di ogni più estesa interpretazione dell'inviolabile principio di libertà di espressione. Commenti inumani che cadono tra l'altro in una giornata simbolo della nostra democrazia e che sono stati ripresi dagli organi di informazioni. Per il barbaro linguaggio usato andrebbero quanto meno rimossi. Purtroppo, invece, la rete appare una sorta di zone franca dove tutto appare lecito".
Via: Huffington Post
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