È partita da una segnalazione del National child exploitation coordination center (Ncecc) canadese l'indagine, denominata "Ontario", che ha portato all'arresto di 4 persone e alla denuncia di altre 18 per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. A finire in manette, in seguito alle indagini della Polizia postale di Milano, sono un 25enne disoccupato
della provincia di Latina; un 46enne disoccupato di Bologna; un 31enne disoccupato di Napoli e un 30enne impiegato della provincia di Torino. Tra gli indagati, di età compresa tra i 25 e i 60 anni, di cui tre con precedenti specifici, ci sono invece diverse persone di Bergamo, Mantova, Monza e del Pavese: si tratta di uomini single, studenti e operai; tra questi i poliziotti sono arrivati anche ad una collaboratrice domestica, anche lei indagata per gli stessi reati in provincia di Milano. Gli agenti hanno sequestrato 20mila tra foto e video, quasi tutti prodotti tra Asia e Sudamerica, 26 smartphone, notebook, hard disk e pendrive per complessivi 10 terabyte di materiale. I soggetti, che utilizzavano nickname e indirizzi falsi, si incontravano, più o meno casualmente, su "Kik", un'app del tutto lecita, secondo un concetto di "scambio" e di "ricerca di materiale sempre nuovo". Gli operatori sono risaliti agli indirizzi Ip da cui provenivano le interazioni, ma anche in questo caso le reti avevano intestatari fasulli: 15mila le connessioni rintracciate. Ancora da investigare invece le connessioni con il deep web, dove in alcuni casi venivano reperiti i video.
Fonte: La Repubblica
Via: Il Giorno
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