Ha insultato il capo dello Stato su Facebook e per questo è stato indagato per il reato di offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Come riporta il Corriere del Veneto, rischia di costare caro a D.B., 35enne di Conegliano (Treviso), un post scritto sulla pagina di un gruppo del famoso social network, per manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti
Via: Corriere del Veneto
Foto: Wikipedia
di Giorgio Napolitano. Uno stralcio dell'inchiesta avviata dalla Procura di Firenze e dalla Polizia Postale del capoluogo toscano è arrivato a Treviso e per l'indagato si profila la richiesta di rinvio a giudizio. Per l'indagato che, attraverso il suo avvocato Francesco Serafin sta per depositare una memoria difensiva, si profila quindi il probabile processo e il rischio di una pesante condanna. La pena prevista per il reato di offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (art. 278 c.p.), è infatti stabilita da un minimo di uno ad un massimo di cinque anni di reclusione. "Quella del mio cliente è stata una leggerezza - commenta il difensore Francesco Serafin -. Su quella pagina ha lasciato un unico post, preso dal momento e senza riflettere. Per quell'unico errore, ora rischia una condanna che pare spropositata se paragonata a quelle per una comune diffamazione".
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