E' stata condannata per direttissima dal Tribunale di Terni a 16 mesi e 20 giorni, una trentenne campana, accusata di ricettazione, sostituzione di persona e contraffazione, arrestata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Terni. L'indagine ha avuto inizio a novembre, quando la donna si è recata presso un ufficio postale della periferia di Terni
per aprire un conto corrente e versare un assegno dell'importo di 6.900 euro, frutto di un premio assicurativo. Il nome e cognome della carta di identità corrispondevano ai dati riportati sull'ordine dell'assegno, solo che la signora non era realmente la beneficiaria del premio, ma aveva con sé un documento falso. Con il medesimo modus operandi la 30enne ha aperto un altro conto corrente bancario, presso una agenzia ternana della Banca Popolare di Spoleto, versando un altro assegno bancario dell'importo di euro 9.200 euro, sempre frutto di un premio assicurativo. La donna, quando si e' ripresentata presso l'ufficio postale per la riscossione del denaro, ha trovato ad attenderla la polizia postale che l'ha arrestata. Ai poliziotti ha mostrato il suo reale documento e ha presentato anche l'altro, fittizio. Quindi l'arresto e la condanna.
Fonte: AGI
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