"Il furto di identità digitale non ha oggi una specifica previsione normativa in Italia: sarebbe opportuno dare autonome configurazioni legislative da questo punto di vista". E' quanto chiede il direttore del servizio di Polizia postale e delle comunicazioni Antonio Apruzzese, nel corso dell'audizione in commissione Trasporti e Tlc della Camera dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sicurezza informatica delle reti web. "Occorre sempre più affinare gli strumenti investigativi e migliorare le tecniche di risposta, creando le più intelligenti forme di collaborazione con tutti i settori istituzionali, non ultimo il mondo dei legislatori - esorta Apruzzese - anche per evitare di andare ad arrampicarci sugli specchi, con i magistrati, per cercare di utilizzare schemi un po' obsoleti sul piano giuridico, per cercare di inquadrare questo fenomeno". Apruzzese sottolinea poi come "il contagio può passare dai computer ai telefonini". In particolare, "il virus Zeus è uno dei piu' pericolosi, denominato anche BotNet. Mentre si guarda il sito della propria banca, appaiono scritte conformi a quelle dell'istituto bancario con le quali si chiede il numero di cellulare e il tipo di telefonino, il modello e la Nazione a cui si appartiene".
Via: Corriere Comunicazioni
Foto da video: Security Summit 2012
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