Truffe, rubavano identità ai medici per finanziarsi: 6 indagati - video

Gli uomini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma hanno deferito all'autorità giudiziaria sei persone, quasi tutti con precedenti specifici, accusate dei reati di sostituzione di persona, uso illecito di banche dati on line e falso in atto pubblico, tutti finalizzati alla truffa. L'operazione, denominata "Doctor Who", ha permesso di
sgominare una banda specializzata in truffa a danno di medici iscritti all'Albo. L'indagine è partita da una denuncia per minacce telefoniche fatta da una donna. Il riscontro incrociato dei tabulati telefonici ha consentito agli investigatori di risalire ad un 50enne, incensurato, convivente della donna e ritenuto la "mente" dell'organizzazione. Nel corso della perquisizione effettuata nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato una vera e propria fabbrica di documenti falsi. L'uomo effettuava una consultazione on-line per ottenere i nomi dei medici, a cui intestava il documento, e completava la falsificazione apponendo sui documenti le fotografie degli impostori, alterate ad arte da baffi e occhiali per impedirne il riconoscimento. Attraverso il materiale sequestrato, gli Specialisti sono poi risaliti anche agli altri 5 complici che avevano, all'interno del sodalizio, compiti ben definiti. Una volta ottenuti i finanziamenti, grazie alle identità violate, sempre con gli stessi nomi aprivano dei conti correnti e, trasformandosi in dottori, si facevano intestare una serie di crediti, nonché di auto e moto, per un ammontare di 200.000 euro.

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