In una lunga intervista televisiva un falsario spiegava come realizzare banconote false a prova di controlli. Lo specialista forniva istruzioni complete, indicando l'acquisto della carta, dei colori, le tecniche per la fabbricazione dei soldi, i particolari da tenere in considerazione, come la riproduzione della placca o della filigrana. Come riporta la Gazzetta del Sud, anche Gian Paolo
C., 25 anni, ci ha voluto provare. Per questo si sarebbe procurato il kit per produrre le banconote false. Ma una fonte confidenziale ha spinto i finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Cosenza e i detective telematici della Polizia postale ad eseguire un decreto di perquisizione ed il giovane è stato costretto a chiudere la "zecca clandestina". Tra gli effetti del venticinquenne, gl'inquirenti hanno trovato, oltre alla registrazione dell'intervista, alcune banconote false di diverso taglio, ologrammi, programmi informatici destinati alla contraffazione di banconote da 5, 10, 20, 50 e 100 euro. Per questo il pm ha formulato tre ipotesi di reato legate alla contraffazione di banconote false. Sono state sequestrate anche le riproduzioni delle impronte delle macchinette degli uffici postali di avvenuto pagamento di bollettini di conto corrente. Un volume di prove che hanno spinto il magistrato inquirente a indagare il venticinquenne.
Fonte: Gazzetta del Sud
Nessun commento:
Posta un commento