22 arresti, di cui 7 per pedopornografia, 410 denunciati, 84 perquisizioni locali e personali, 18mila monitoraggi di siti web, 22 siti oscurati, un'emittente televisiva sequestrata, 115 perizie tecniche su materiale informatico sequestrato e 1800 controlli effettuati davanti agli uffici postali. E' il bilancio di un anno di attività del compartimento di Polizia Postale e delle
Comunicazioni del Lazio. L'impulso al contrasto della pedopornografia on line ha portato a un incremento degli arrestati, due in più del 2011, tra cui va segnalato un caso di pornografia minorile virtuale nel quale una persona è stata trovata in possesso di numerose foto di donne nude o in atteggiamenti sessuali al cui vero volto era stato sovrapposto quello della propria nipote 13enne. Le denunce più frequenti, sottolineano dal compartimento, riguardano le frodi nel commercio elettronico, la clonazione della carte di credito e debito, il phishing sempre più utilizzato per carpire le credenziali di posta elettronica e le diffamazioni sui social network. Le denunce per estorsione sul Web sono in aumento. In particolare gli utenti si scambiano foto, anche compromettenti. Capita poi che uno degli interlocutori chieda del denaro per non pubblicare le foto in questione.
Comunicazioni del Lazio. L'impulso al contrasto della pedopornografia on line ha portato a un incremento degli arrestati, due in più del 2011, tra cui va segnalato un caso di pornografia minorile virtuale nel quale una persona è stata trovata in possesso di numerose foto di donne nude o in atteggiamenti sessuali al cui vero volto era stato sovrapposto quello della propria nipote 13enne. Le denunce più frequenti, sottolineano dal compartimento, riguardano le frodi nel commercio elettronico, la clonazione della carte di credito e debito, il phishing sempre più utilizzato per carpire le credenziali di posta elettronica e le diffamazioni sui social network. Le denunce per estorsione sul Web sono in aumento. In particolare gli utenti si scambiano foto, anche compromettenti. Capita poi che uno degli interlocutori chieda del denaro per non pubblicare le foto in questione.
Fonte: Adnkronos
Via: Libero Quotidiano
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