Un potente attacco degli hacker ha mandato completamente in tilt, poche settimane fa, il sistema di prenotazione di un noto albergo trevigiano: ignoti sono riusciti, attraverso un virus, a crittografare completamente il programma in uso ed hanno poi chiesto, via e-mail, una sorta di riscatto ovvero 50mila dollari per il ripristino. E' un intricato giallo su scala internazionale quello su cui sta indagando in questi giorni la polizia postale di Treviso: la richiesta di denaro arriva, attraverso altri server che fanno da "testa di ponte", da un indirizzo Ip indonesiano. Il sabotaggio, ora fortunatamente riparato, ha causato gravissimi disagi all'hotel vista l'impossibilità di gestire per via telematica le prenotazioni delle stanze. Questo è solo uno degli ultimi crimini informatici con cui ha avuto a che fare la Polizia Postale. Un fenomeno sempre più diffuso, difficile da combattere, considerata l'evoluzione dei sistemi informatici. A livello regionale è emerso un altro clamoroso caso che ha interessato un'azienda manifatturiera del veronese che a causa di un virus informatico è stata costretta a chiedere per due settimane la cassa integrazione per i suoi 200 operai. I due casi sono emersi nel corso della seconda tappa del Forensics Roadshow 2013.
Via: Veneto Uno
Foto dal web
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