Grazie alle informazioni raccolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana, gli investigatori nigeriani dell'Economic and financial crimes commission (Efcc) sono riusciti ad arrestare i tre cybercriminali sfuggiti al blitz conclusivo dell'operazione "Triangle". I tre hacker, tutti elementi di vertice dell'organizzazione, riuscirono a sottrarsi alla
cattura rifugiandosi in Nigeria, loro Paese di origine. Il 9 giugno scorso circa 750 uomini della Polizia italiana, spagnola, polacca, inglese, belga, georgiana, turca e camerunense, con il supporto di Europol ed Interpol, e con il coordinamento di Eurojust, arrestarono gran parte degli appartenenti al sodalizio criminale responsabile di numerose truffe commesse ai danni di pmi sparse in tutto il mondo. In particolare gli indagati erano specializzati nel riciclaggio di denaro, oltre 6 milioni di euro, proveniente da operazioni di phishing realizzate con la tecnica del "man in the middle". La truffa avveniva attraverso l'accesso informatico abusivo a caselle email di aziende italiane ed estere grazie al quale gli hacker si inserivano nei rapporti commerciali tra aziende, all'insaputa delle stesse, indirizzando i reciproci pagamenti su conti correnti dell'organizzazione. I tre arrestati sono un ingegnere meccanico e due proprietari di piccole imprese. Nelle loro case sono stati trovati e sequestrati pc, cellulari, sim card, vari supporti di memoria, oltre a una notevole quantità di documenti bancari comprovanti l'attività fraudolenta.
Via: Polizia di Stato
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