Poste: frode ai correntisti con la complicità degli impiegati, 7 arresti

La Polizia di Stato di Bologna ha arrestato 7 persone (tre finite in carcere e 4 ai domiciliari), ritenute responsabili dei reati di riciclaggio e frode. Le indagini, condotte dagli investigatori della Polizia Postale di Bologna e Roma, hanno permesso di smantellare un'organizzazione criminale dedita alle frodi di clienti di Poste Italiane e al riciclaggio delle somme di denaro
sottratto. Le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, hanno preso spunto dall'arresto nel settembre 2014 di un incensurato 50enne bolognese, che riciclava somme di denaro. La ricostruzione dei movimenti finanziari ha consentito di fare luce su un complesso sistema di frodi ai danni di correntisti di Poste Italiane. Il gruppo modificava i registri relativi ai rapporti finanziari delle vittime per sottrarne le giacenze presenti e trasferirle su posizioni surrettizie (libretti di risparmio postali "clonati"). Fondamentale è stata la collaborazione dell'Ufficio Fraud Management di Poste Italiane, grazie al quale è stato possibile passare ai raggi X l'intera movimentazione di denaro della banda ed acquisire prove in merito al coinvolgimento di due dipendenti "infedeli" e dei rispettivi "collaboratori" all'interno degli Uffici postali di Formigine (Modena) e di Fonte Nuova (Roma). Il danno più rilevante ai danni di un correntista, al momento sono 15 le vittime accertate, ammonta a 500mila euro. Poste Italiane ha provveduto alla rimozione dall'incarico di una gran parte del personale: almeno 5 dipendenti della filiale modenese.



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