Il materiale informatico sequestrato dalla Dda di Reggio Calabria nell'inchiesta che vede indagato per riciclaggio l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, passerà al vaglio della Polizia Postale. Si tratta di migliaia di documenti, messaggi, e-mail dai quali i magistrati reggini sperano di ottenere la conferma della loro ipotesi investigativa e cioè che i soldi movimentati da Belsito, provengano, in tutto od in parte, da affari illeciti della cosca De Stefano. Il cuore dell'indagine che ha portato alle perquisizioni anche nella sede della Lega Nord riguarderebbe investimenti in Tanzania effettuati dal tesoriere della Lega, Francesco Belsito, per i quali si profila il reato di riciclaggio. Complessivamente sono otto gli indagati. L'inchiesta parte da Napoli come costola delle investigazioni sull'editore ed ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola, latitante, e l'imprenditore barese Giampaolo Tarantini. I reati contestati sono anche di appropriazione indebita, finanziamento illecito ai partiti e truffa ai danni dello Stato. L'inchiesta riguarda anche i finanziamenti pubblici che la Lega ha percepito negli anni come rimborsi elettorali.
Via: ANSA
Foto: TG3
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