Truffe, vendeva su internet smartphone inesistenti: oltre 250 vittime

Sono oltre 250 gli utenti della rete raggirati dal 40enne leccese denunciato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che nell'arco di soli due anni aveva accumulato un illecito guadagno di oltre 80.000 euro. Tutto parte dalla denuncia presentata presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia da un cittadino a seguito della mancata consegna di
uno smartphone acquistato su Internet mediante ricarica di una carta di pagamento. Attraverso una meticolosa analisi delle tracce informatiche e finanziarie, gli operatori della Polpost veneta sono risaliti ad un quarantenne, residente nel basso Salento, attualmente agli arresti domiciliari nella provincia di Lecce. Nel corso della perquisizione domiciliare disposta dall'autorità giudiziaria lagunare, gli investigatori veneti e leccesi, coordinati dal Servizio Polizia delle Comunicazioni, hanno rinvenuto vario materiale d'interesse investigativo, tra cui 9 telefoni cellulari, 20 carte di pagamento, diverse sim card e ben 163 fogli di appunti manoscritti. Gli uomini della Postale hanno individuato 2.131 utenze telefoniche riconducibili al sospettato e 55 alias con i quali il truffatore si presentava agli acquirenti ed estrapolato 4.705 nominativi di potenziali vittime, che sono stati sentiti, uno per uno, per individuare chi, tra essi, avesse presentato una querela per truffa. Tra i truffati, in maggioranza uomini tra i 40 e i 60 anni, vi sono imprenditori, operai, impiegati, pensionati e studenti disoccupati, sparsi su tutto il territorio nazionale.

Via: Polizia di Stato
Foto dal web

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