Minacce di morte via Facebook, denunciato un 56enne di Riccione

E' sfociata con una denuncia una polemica tra due riccionesi nata sul gruppo di Facebook "Come vorremmo la nostra Riccione". Nei guai è finito un 56enne, che dovrà rispondere dell'accusa di minacce. I due erano intervenuti sulle polveri sottili e argomentazioni pro e contro il Trasporto Rapido Costiero. Ad un certo punto i due hanno avuto una conversazione online

Associazione Meter scopre portale vendita video pedopornografici

Video per pedofili ''(24 video acquistabili con USD 5.280/ Euro 4038.24 ca.) , inenarrabili per la loro crudelta', messi in vendita a 220 dollari ciascuno per il mercato dei pedocriminali'' sono stati scoperti dall'Associazione Meter di don Di Noto, in un portale predisposto per la vendita di indumenti, ma che in una nascosta ''subdirectory'' conteneva video e materiale

Viterbo: truffavano utenti server, polizia postale denuncia tre gestori

Tre gestori di un server sono stati denunciati dalla polizia postale di Viterbo per intrusione abusiva nei sistemi informatici, truffa e acquisizione di codici di carte di credito aggravata e continuata in concorso. I tre, un laureato in scienze della comunicazione e due programmatori, di eta' compresa tra i 28 e i 34 anni, sono accusati di aver rubato i dati di alcuni iscritti al server per truffare terzi e svuotare carte di credito. In sei mesi, secondo quanto accertato dalla polizia postale, avevano accumulato piu' di 100mila euro ai danni degli utenti. A portare la polizia postale sulle tracce dei responsabili sono state le denunce di numerosi iscritti al server, con sede a Viterbo, che al termine delle indagini e' stato chiuso. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati beni per circa 50mila euro.

Fonte: Adnkronos
Permalink: http://www.liberoquotidiano.it/news/900168/Viterbo-truffavano-utenti-server-polizia-postale-denuncia-i-tre-gestori.html

Falsi profili su Facebook, 30 denunce per sostituzione persona

La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bolzano ha denunciato 30 internauti per sostituzione di persona: secondo l'accusa avrebbero postato falsi profili sul social network Facebook. Il tutto e' partito dalla denuncia presentata da una donna, che aveva scoperto di avere un profilo Facebook del quale non sapeva nulla. Dopo avere eseguito vari controlli,

Rubano foto assessore miss Camaiore e le usano su Facebook

Si sono appropriati delle sue foto per usarle su un finto profilo Facebook dai contenuti indecenti. Protagonista della disavventura la giovane assessore al turismo del Comune di Camaiore, Claudia Bonuccelli, che ha sporto denuncia contro ignoti alla polizia postale di Lucca. Il profilo in questione e' quello di una certa "Stella Luminosa". Tra le foto che ha pubblicato come proprie ce ne sono 5 che rappresentano, in realta', il volto e il corpo dell'assessore: quattro primi piani e una foto in cui l'esponente del Pdl (che in passato e' stata Miss Versilia) appare sdraiata in bikini. "Non sapevo assolutamente nulla dell'uso che si stava facendo delle mie immagini - dice Claudia Bonuccelli - anche perchè si tratta di un profilo dai contenuti sessuali espliciti". Per questo l'assessore, ieri pomeriggio, ha sporto denuncia contro ignoti alla polizia postale di Lucca, accompagnata dal suo legale, l'avvocato James Popper. "Mi sento offesa come donna - ha aggiunto Bonuccelli - e devo tutelarmi sia come privata cittadina, che come esponente dell'amministrazione camaiorese".

Fonte: LEGGO
Permalink: http://www.leggo.it/articolo.php?id=155255

Clonavano bancomat e carte di credito, fermata banda di rumeni

Avevano sviluppato un nuovo software che permetteva di clonare anche bancomat e carte di credito con microchip, che contiene un ulteriore codice da decriptare. Sono sei i rumeni arrestati in flagranza, in tempi e luoghi diversi, dalla Polizia postale di Mantova; altrettante le persone denunciate. All'operazione 'Ip clony', coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi della Procura di Brescia, hanno partecipato anche la

Bambini al sicuro con l'applicazione di Polizia Postale e Vodafone

Si chiama "Smart Tutor" ed è la nuova applicazione ideata dalla Polizia postale e delle comunicazioni con Vodafone per i telefonini di nuova generazione. Grazie a questo strumento i genitori potranno limitare l'uso degli smartphone dei propri figli in determinate fasce orarie, concordare con loro i siti visitabili ed i numeri telefonici non desiderati. L'utilizzo di questa tecnologia permetterà non solo ai genitori di intervenire in modo diretto nella tutela dei propri figli ma anche di costruire un ponte generazionale grazie al quale adulti e ragazzi si incontrano condividendo le scelte educative. "Con una diffusione così massiva delle nuove tecnologie, ci sentiamo in dovere come azienda di telecomunicazioni, di contribuire a rendere più sicuro e responsabile l'utilizzo del cellulare e di internet in mobilità per i minori." - commenta Maria Cristina Ferradini, Head of Sustainability & Foundation di Vodafone Italia - "Con Smart Tutor i genitori avranno a disposizione uno strumento adatto a guidare i propri figli in un percorso educativo verso tematiche importanti come la privacy, la condivisione dei contenuti in rete e le molestie telefoniche". Per Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, "la Polizia Postale e delle Comunicazioni, impegnata attivamente in campagne informative e di educazione alla legalità, vede sempre con favore iniziative volte a rafforzare la tutela dei minori nell'utilizzo dei moderni sistemi di comunicazione". L'applicazione è scaricabile gratuitamente dal portale InFamiglia, dall'Android Market, lo shop di applicazioni Android, e dal sito smart.vodafone.it.

Fonte: Polizia di Stato

Pubblica foto intime della ex su falso profilo Facebook, denunciato

La polizia postale di Catania, coordinata dalla locale Procura, ha denunciato in stato di liberta' per il reato di diffamazione un giovane che aveva creato un falso profilo su Facebook a nome della sua ex fidanzata pubblicando foto intime della giovane e frasi diffamatorie. Le indagini hanno permesso di identificare l'autore del gesto, nella cui abitazione e' stata compiuta una perquisizione domiciliare e informatica, con esito positivo. Le immagini sono state rimosse dal social network.

Fonte: ANSA

Operazione contro pedopornografia online: un arresto e 10 indagati

Perquisizioni domiciliari in nove regioni italiane eseguite dalla Polizia postale e delle comunicazioni nell'ambito di un'indagine coordinata dal sostituto procuratore di Palermo Carlo Lenzi e dal Servizio di Polizia postale di Roma, nei confronti di una rete di persone accusate di detenzione e diffusione su internet di video contenenti violenze sessuali su bambini. La perquisizione effettuata a Palermo ha portato all'arresto di un 54enne, di orgine sarda, celibe e autista, trovato in possesso di migliaia di file pedornografici, nonche' di moltissime fotografie delle vittime in tenerissima eta'. L'operazione, scattata in Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Campania, Calabria, Lazio, Umbria e Veneto, e' l'esito di una complessa attivita' investigativa svolta dalla Polizia delle comunicazioni di Palermo, e ha preso lo spunto da alcune segnalazioni giunte dalla polizia tedesca. I successivi accertamenti compiuti in collaborazione con l'Interpol, hanno consentito di acquisire elementi di prova nei confronti di dieci indagati, probabili responsabili della diffusione di materiale pedofilo, attraverso programmi 'peer to peer', che, una volta installati, consentono lo scambio di file tra utenti anche molto distanti tra loro. La condivisione avveniva attraverso il network eDonkey e il programma emule, software applicativo disponbile liberamente su internet. Sequestrati numerosi computer, cellulari, videocamere, macchine fotografiche e migliaia di supporti informatici.

Fonte: AGI

Chattano con bimba e la inducono ad atti sessuali, due denunciati

Una bimba di solo otto anni si è ritrovata a chattare con due adulti che l'hanno indotta a compiere atti sessuali su se stessa. Ad accorgersi di ciò che stava accadendo è stato il padre della bambina, che ha subito segnalato il fatto alla Polizia Postale. Così sono state denunciate due persone, scoperte dalla polizia postale di Genova, per molestie e corruzione di

Arzignano: rubava identità per falsi contratti telefonici, arrestata

La polizia postale di Palermo ha arrestato Giovanna Menti, 30 anni, di Arzignano, per truffa, falso in atti pubblici e privati, sottrazione di corrispondenza e utilizzo illecito di carte di credito. La donna usava i dati personali di soggetti, ignari di tutto, e stipulava contratti per l'attivazione di servizi telefonici e internet appropriandosi, poi, di cellulari, pc e smartphone destinati ai falsi contraenti. Sarebbe riuscita a ingannare anche gli uffici delle Agenzie delle Entrate presso cui attivava le partite Iva con le quali stipulava contratti.

Fonte: ANSA
Permalink: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/veneto/2011/12/07/visualizza_new.html_8496829.

Matera: scaricava materiale pedopornografico, arrestato 72enne

Un uomo di 72 anni e' stato arrestato dagli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni a Bernalda, in provincia di Matera, perchè deteneva e cedeva materiale pedopornografico in Rete. Da circa un anno il personale della Polizia Postale stava svolgendo un'indagine sullo scambio di video e foto via Internet. L'indagine, partita dalla segnalazione di un utente della Rete che aveva involontariamente scaricato file di contenuto pedopornografico, aveva portato gli investigatori a seguire una traccia che portava fino in Germania. E dalla Germania un'altra traccia li ha portati al computer di Bernalda, collegato ad internet con linea intestata all'anziano. Il 72enne, che vive da solo, non si è mostrato sorpreso all'arrivo della Polizia, anzi ha affermato che l'aspettava già da tempo. Al termine della perquisizione sono stati sequestrati 4 hard disk e 174 tra cd e dvd. Molte le immagini in essi contenute che mostrano atti sessualmente espliciti con minori, anche in tenera età. L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e cessione di materiale pedopornografico e, vista l'età, si trova ai domiciliari. Le indagini proseguono al Centro Nazionale Contrasto Pornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma dove è in corso un lavoro per cercare di identificare i minori ripresi nelle immagini.

Via: AdnKronos
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