Si è finto omosessuale su Facebook, ma nella realtà non era gay. Con questo sistema un pregiudicato di Campobasso avrebbe raggranellato un bel gruzzoletto. Una truffa che è stata però scoperta dagli uomini della Polizia postale che lo hanno arrestato. Il finto gay è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine e si trovava ai domiciliari per altri reati. Alle sue
Blog informativo non ufficiale sulle attività e le iniziative della Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana
Si finge gay su Facebook e adesca omosessuali per ricattarli: arrestato
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Internet: Polizia postale e Google per navigazione sicura nelle scuole
La polizia delle Comunicazioni, in collaborazione con Google, arriva nelle scuole di tutta Italia con il progetto ''Buono a sapersi'' per tenere dei corsi di navigazione sicura ed invitare gli studenti ad un uso responsabile di internet e delle nuove tecnologie. Le lezioni cominciano oggi, avranno cadenza mensile per tutta la durata dell'anno scolastico e si svolgeranno in 100 scuole di 100 province italiane in contemporanea. Il calendario è consultabile sul sito www.google.it/BuonoASapersi. I prossimi appuntamenti di quest'anno si svolgeranno il 25 ottobre, 22 novembre e 13 dicembre nelle scuole; sul sito le date degli appuntamenti on line in hangout, aperti a tutti i ragazzi e adulti che non si troveranno nelle scuole selezionate. L'obiettivo dei workshop è quello di insegnare agli studenti come sfruttare le potenzialità di internet senza incorrere nei rischi connessi alla violazione della privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti e pericolosi per sè e per gli altri. Navigare in sicurezza e gestire i propri dati online è una necessità degli utenti emersa anche da un'indagine realizzata da Duepuntozero Doxa (www.doxa.it/Societa/Duepuntozero) per conto di Google.
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Caso Celentano/ Polpost: hacker si impossessa di Ip, esito negativo Dna
Una nuova delusione per Catello e Maria Celentano e per le loro figlie Rossana e Noemi: la ragazza che per mesi ha scritto mail, sostenendo di chiamarsi Celeste e di essere la loro figlia Angela, sparita come nel nulla il 10 agosto del 1996 sul monte Faito, potrebbe essere in realtà uno sciacallo. Il dna eseguito sulla ragazza messicana dal cui PC sarebbero
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Apruzzese: serve legge sul furto di identità digitale, attenti al virus Zeus
"Il furto di identità digitale non ha oggi una specifica previsione normativa in Italia: sarebbe opportuno dare autonome configurazioni legislative da questo punto di vista". E' quanto chiede il direttore del servizio di Polizia postale e delle comunicazioni Antonio Apruzzese, nel corso dell'audizione in commissione Trasporti e Tlc della Camera dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sicurezza informatica delle reti web. "Occorre sempre più affinare gli strumenti investigativi e migliorare le tecniche di risposta, creando le più intelligenti forme di collaborazione con tutti i settori istituzionali, non ultimo il mondo dei legislatori - esorta Apruzzese - anche per evitare di andare ad arrampicarci sugli specchi, con i magistrati, per cercare di utilizzare schemi un po' obsoleti sul piano giuridico, per cercare di inquadrare questo fenomeno". Apruzzese sottolinea poi come "il contagio può passare dai computer ai telefonini". In particolare, "il virus Zeus è uno dei piu' pericolosi, denominato anche BotNet. Mentre si guarda il sito della propria banca, appaiono scritte conformi a quelle dell'istituto bancario con le quali si chiede il numero di cellulare e il tipo di telefonino, il modello e la Nazione a cui si appartiene".
Via: Corriere Comunicazioni
Foto da video: Security Summit 2012
Vendeva finte vacanze online, denunciata una cinquantenne nel Sannio
Una truffa telematica, messa a segno da una 50enne residente nel tarantino, in danno di alcuni cittadini sanniti, è stata scoperta dalla polizia postale di Benevento. Le indagini hanno preso il via durante l'estate quando diversi utenti si sono recati negli uffici della Polizia Postale lamentando di esser stati truffati da ignoti con l'affitto di appartamenti, in realtà indisponibili, in località balneari del Salento. Il modus operandi della truffatrice era sempre lo stesso: inseriva annunci di 'affitto appartamento' corredati da foto estratte da Google Maps su alcuni siti internet specializzati, aspettava di essere contattata via mail o su un'utenza cellulare dai potenziali locatari, contrattava il prezzo di affitto e chiedeva immediatamente una caparra per bloccare l'appartamento. La modalità di pagamento dell'anticipo richiesto dalla donna era sempre "il vaglia veloce" o una "ricarica poste-pay". Una volta incassate le caparre, la locataria continuava a rendersi disponibile con i truffati fino al giorno della vacanza, quando i malcapitati giunti sul posto scoprivano che gli "appartamenti in affitto" erano in realtà di proprietà o in uso ad altre persone. Lo stratagemma aveva consentito alla donna di raggranellare una decina di migliaia di euro in poche settimane.
Via: ANSA
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Facebook, clonano il sito e rubano crediti di gioco: indagati due uomini
Il phishing è il furto delle credenziali per accedere a siti a nome dell'utente. Anche su Facebook dilaga questo fenomeno e può risultare relativamente pericoloso per la propria identità virtuale. Due uomini sono stati indagati per aver clonato alcune pagine del portale di Facebook ed essersi impossessati di credenziali, password e account di persone alle
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Catania: insegue donna fino dentro la Polizia postale, arrestato stalker
Un uomo di 47 anni è stato arrestato in flagranza da agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania per atti persecutori nei confronti di una donna di 40 anni che si rifiutava di allacciare con lui una relazione sentimentale. Ora è agli arresti domiciliari. L'uomo è stato arrestato in flagranza dopo che aveva aggredito la vittima ed una sua amica e aveva seguito le
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Bologna: frodi informatiche e utilizzo indebito di carte credito, 4 arresti
La Polizia Postale e delle Comunicazioni per l'Emilia Romagna ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 53 perquisizioni a carico dei componenti di un'associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di frodi informatiche ed indebito utilizzo di carte di credito. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia di un cittadino bolognese che si era visto trasferire 6.500 euro dal proprio conto BancoPosta ad un altro conto corrente. L'organizzazione, attraverso l'utilizzo di numerosi apparati di ultima generazione come smartphone associati a più sim card, acquisiva fraudolentemente i codici dispositivi dei conti correnti di ignari titolari per poi trasferire somme di denaro verso altri conti correnti o carte prepagate attivate ad hoc, incassando successivamente il maltolto. L'analisi dei flussi finanziari, ha permesso di stabilire che, in un periodo di circa sei mesi, l'organizzazione ha raggirato 489 vittime su tutto il territorio nazionale per un danno di oltre 200.000 euro.
Via: ASCA
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Ricatta donna conosciuta sul web con video hard, denunciato 24enne
Ha ricattato una donna conosciuta sul web, minacciando di diffondere in rete un suo video hard se non ne avesse realizzati altri per lui. La vittima, un'impiegata piacentina di 39 anni, si è rivolta alla polizia postale di Piacenza, che dopo una lunga indagine è risalita al ricattatore, un 24enne del Savonese denunciato per violenza privata, minacce, interferenze illecite nella vita privata. I due si 'frequentavano' solo in chat; per avere maggiori informazioni gli agenti si sono rivolti anche alla Microsoft. Ottenuti i codici di accesso, i poliziotti hanno scoperto chi si nascondeva dietro al profilo ricattatore. La polizia postale spiega che i reati commessi utilizzando strumenti telematici sono sempre più frequenti.
Via: ANSA
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