Allarme dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto per la "giornata dell'orgoglio pedofilo" che viene celebrata su internet ogni anno il 21 e 22 dicembre. In sono un'ora di monitoraggio del web, l'associazione ha individuato abusi su 486 bambini, 315 tra link e siti di riferimento, 4 portali, una chat e 5 siti tematici dedicati esplicitamente all'"orgoglio pedofilo". Una
Blog informativo non ufficiale sulle attività e le iniziative della Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana
Meter denuncia centinaia di siti pedofili, massima allerta della Polizia
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Internet: al via Comunica in Sicurezza, la campagna su nuovi media
Al via la campagna di sensibilizzazione ''Comunica in sicurezza'', per un utilizzo consapevole dei cosiddetti ''new media'', promossa da Corecom Puglia e Polizia Postale e delle Comunicazioni - Puglia. Lo comunica, in una nota, il Consiglio della Regione Puglia. Il progetto ha come testimonial d'eccezione Mingo de Pasquale, attore ed inviato di Striscia la Notizia e si avvale della collaborazione delle catene di grande distribuzione pugliesi, Auchan ed Ipercoop. Già dai prossimi giorni, a partire da Bari e pian piano in tutta la Puglia, presso le grandi catene di distribuzione Auchan ed Ipercoop, verranno distribuiti gratuitamente un dvd ed una brochure informativa elaborati da Corecom Puglia e Polizia Postale e delle Comunicazioni - Puglia. ''Ancora una volta la Puglia fa da battistrada su temi di impegno civile, sui quali il Pese è in ritardo'', ha osservato il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna. ''La rete è una realtà in cui è affascinante avventurarsi e che offre grandi opportunità, ma occorre farlo evitando le insidie che nasconde - ha detto - sollecitando sulla sicurezza della navigazione per i minori una convinta e consapevole partecipazione delle famiglie, che devono assumere il compito di vigilare costantemente''.
Via: ASCA
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Adesca una 13enne su Facebook, denunciato imprenditore di Pesaro
E' accusato di aver adescato una 13enne tramite Facebook, invitandola a praticare alcuni giochi erotici. Si tratta di un imprenditore 43enne di Pesaro, incensurato, denunciato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, insieme con la sezione di Polizia Postale di Pesaro, al termine di una lunga indagine avviata a seguito della denuncia del padre della minore, residente nella provincia di Perugia. Gli accertamenti svolti hanno permesso di individuare l'utenza telefonica da dove partivano le connessioni collegate alla chat con la quale l'uomo, facendo credere di essere una giovane donna, induceva a far spogliare la minore, invitandola, come detto, anche a praticare alcuni giochi erotici. La perquisizione dell'abitazione e dei sistemi informatici disposta dalla Procura di Perugia ha consentito non solo di acquisire inconfutabili elementi di prova nei confronti dell'indagato ma anche di individuare altre immagini di ragazze minori e alcuni pseudonimi con i quali l'uomo aveva avuto accesso ai social network. Gli agenti della Postale hanno quindi avviato mirate indagini per verificare l'eventuale compimento di episodi simili in danno di altre giovani vittime.
Fonte: AGI
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Questure sui social network, aperti i canali ufficiali Facebook e Twitter
Dopo una breve fase sperimentale, anche la Questura di Roma ha creato un sito ufficiale sui Social Network. Per adattarsi alle nuove esigenze di comunicazione diretta, sia interna che esterna e per adeguarsi alle nuove tecnologie multimediali dei circuiti informativi , è stata attivata una pagina sul noto social network Facebook con il nome di "Questura di Roma",
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Sanremo, Polizia Postale all'ex Istituto sperimentale per la floricoltura
Blitz della Polizia postale la settimana scorsa all'ex Istituto sperimentale per la floricoltura, oggi ente governativo conosciuto come "Unità di ricerca per la floricoltura e le specie ornamentali" (Istflori), eccellenza italiana nello studio di nuove varietà floricole, nella lotta ai parassiti e molto altro ancora. Come scrive La Stampa, la storica sede di corso degli Inglesi, è stata oggetto di un'attività di polizia giudiziaria, disposta dalla Procura di Sanremo, che ha visto gli agenti coordinati dall'ispettore Ivan Bracco sequestrare almeno due computer. Saranno gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni ad esaminare il contenuto degli hard disk dei PC e a riferire all'autorità requirente. Al momento sulle indagini vige il riserbo più assoluto anche se una delle ipotesi è quella di una possibile violazione del sistema di sicurezza dell'Istituto. Dal 1999 l'Istituto fa parte del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), nuovo ente nazionale di ricerca e sperimentazione con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agro-industriale, ittico e forestale, afferente al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF). La Stampa indica al possibilità di acquistare qui il giornale in formato digitale con tutti i particolari.
Via: La Stampa
Foto: Goodvalley
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Pedopornografia, indagato un consigliere parlamentare della Camera
Un consigliere parlamentare della Camera è indagato nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di materiale pedopornografico. La polizia ha sequestrato due computer dalla stanza del funzionario. In casa dell'uomo, di 50 anni, sono stati trovati files e filmati. Il 50enne è stato sospeso cautelativamente dal presidente della Camera, Fini. Il blitz fa parte di una più ampia operazione che ha portato a 10 arresti in diverse regioni. L'inchiesta, riporta Il Messaggero, ha fatto scoprire un gruppo di insospettabili che diffondeva materiale pedopornografico. Nell'operazione sono stati sequestrati oltre 5 milioni di file di immagini e video. Il funzionario indagato "sembrava un tipo strano ma aveva problemi di salute e perciò tutti giustificavano il suo atteggiamento schivo", dicono dal suo ufficio, Palazzo San Macuto, sede della commissione parlamentare Antimafia e del Copasir. Da tempo giravano strane voci sul cinquantenne ma nessuno immaginava che potesse essere coinvolto nelle indagini. Il blitz è stato effettuato dalla Polizia Postale il 5 novembre ma la notizia è stata coperta dal massimo riserbo. Oltre ai dieci arresti, di cui sei ai domiciliari, sono state effettuate perquisizioni in diverse regioni: Campania, Lazio, Umbria, Liguria, Piemonte, Veneto e Lombardia.
Fonte: Il Messaggero
Via: TG Com
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Smishing: frodi informatiche tramite sms, 5 arresti a Roma e Pesaro
La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ha terminato una complessa attività investigativa concernente il fenomeno del phishing nella sua più recente versione, denominata smishing: una truffa che inizia con un sms truffaldino che rimanda l'ignaro utente su pagine web identiche a quelle di siti commerciali, di operatori telefonici e di istituti di
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Catania: pedofilo sieropositivo adescava minori su internet, arrestato
Un 54enne, sieropositivo, Pasquale Rabuazzo, è stato arrestato dalla polizia postale a Catania per violenza sessuale su un minorenne. L'uomo è stato sorpreso due settimane fa in un'auto in atteggiamenti intimi con un 14enne. Da indagini è emerso che l'uomo aveva pubblicato diversi annunci su siti web in cui ricercava ragazzi giovanissimi per prestazioni sessuali a pagamento. Analoghi annunci sono stati rinvenuti dalla polizia postale all'interno di alcuni bagni pubblici della città. Il nome dell'arrestato è stato divulgato per invitare le vittime a sottoporsi a controlli medici sul virus Hiv. Pasquale Rabuazzo, 54 anni, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania, su richiesta del procuratore aggiunto Marisa Scavo, per violenza sessuale a minorenne. La polizia postale sul computer dell'indagato ha scoperto che era solito frequentare siti pedopornografici e che aveva avuto più rapporti con il 14enne, del quale aveva molto immagini, non pornografiche, e con il quale si era sentito più volte al telefonino negli ultimi mesi. Infine è emersa la malattia dell'uomo, che è sieropositivo e conseguentemente a rischio contagio per quanti abbiano con avuto rapporti sessuali con lui.
Via: ANSA
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Abusa di minorenne e filma la violenza: arrestato dalla Polizia Postale
Avrebbe realizzato dei video con immagini degli abusi sessuali che commetteva su una ragazzina, non ancora 14enne, figlia di conoscenti. E' l'accusa contestata a un 49enne della provincia di Catania, che è stato arrestato dalla Polizia Postale di Catania per atti sessuali con minorenne e per la detenzione di ingenti quantitativi di materiale pedopornografico. Nei
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Operazione contro pedopornografia: foto di neonati torturati e violentati
Una rete occulta (deep web), nascosta a tutti i più usati motori di ricerca, nella quale venivano scambiati foto e filmati pedopornografici di inaudite violenze - sessuali e torture - anche su neonati. E' l'oggetto della delicata indagine della polizia postale della Campania che ha portato a dieci arresti e perquisizioni in tutta Italia, con la scoperta di un archivio enorme di files, circa 5 milioni, che contengono immagini di piccole vittime di pedofili che hanno sgomentato persino gli agenti sotto copertura che hanno partecipato a una inchiesta delicata. Utilizzate tecnologie sofisticate di ultima generazione nell'operazione "Nessun dorma", che ha scoperto una rete con una struttura capillare e piramidale e ferree regole per diventarne componenti. Il materiale messo a disposizione di quelli che la Procura di Salerno definisce adepti era diviso in sezioni. La soft, con immagini e filmati di bimbi nudi; la hard, con bimbi violentati; la hurt, con violenze e torture. C'è poi la death, con files che documentano l'apparente uccisione delle piccole vittime. L'avvio dell'indagine a febbraio scorso, quando una ragazza salernitana denunciò di aver trovato sul proprio pc documentazione pedofila dopo aver scaricato da e-mule canzoni di Edith Piaf.
Via: AGI
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Sito stormfront, Polizia Postale: in Italia aumenta intolleranza sul Web
Quattro persone che animavano il forum italiano di 'stormfront', sito dedito alla diffusione di ideologie razziste e all'istigazione al compimento di atti discriminatori, sono state arrestate dalla polizia con l'accusa di incitamento all'odio razziale ed etnico. Dopo 'stormfront', altri siti a sfondo razzista nel mirino delle sentinelle del web. "Continua la nostra attivita' di monitoraggio e contrasto ai siti che divulgano contenuti o ideologie a sfondo xenofobo, razzista o discriminatorio", spiega all'Adnkronos Sergio Mariotti, primo dirigente servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. "In Italia il fenomeno è in aumento - avverte - ci sono molti spazi web, ma anche forum e blog dove si dà voce a manifestazioni di intolleranza. In alcuni casi sono legate ad accadimenti particolari, altre volte invece si tratta di un pensiero più strutturato, anche da parte di gruppi". A livello internazionale, "il sito più attenzionato è 'Holywar', perchè anche lì possono esservi contenuti al limite della rilevanza penale". Accanto a questo, nel mirino della Polizia Postale spazi web non così conosciuti ma ancora più insidiosi perchè tematici: "Sono tantissime - fa notare Mariotti - le occasioni in cui si trovano contenuti a sfondo razzista in contesti inaspettati".
Fonte: Libero Quotidiano
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Terni: apre conto alle Poste con documenti falsi, 39enne denunciata
Tentata truffa, ricettazione e attestazione di false generalita' sono le accuse contestate dalla Polizia Postale di Terni a una 39enne incensurata, denunciata dopo essersi recata presso un ufficio postale della citta' per aprire, con documenti falsi, un libretto ordinario dove versare un cospicuo assegno bancario, fraudolentemente posseduto. A seguito della
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Concorsi: trapelata in Rete una domanda di esame, indaga la Postale
Dopo la denuncia presentata in Procura dal sindaco Massimo Cialente sulla fuga di notizie relative alle domande del Concorso "Ripam Abruzzo", la polizia postale, diretta dal pm Simonetta Ciccarelli, ha aperto un'inchiesta e avrebbe già acquisito informazioni sulla banca dati del Formez per cercare di capire chi abbia potuto far passare all'esterno una domanda poi
Pedofilia: scambi sul web, arrestato uomo con oltre 1.500 fotografie
Scaricava, scambiava e divulgava immagini di bambine piccole coinvolte in scene di sesso o in pose 'hard'. Al computer inoltre s'industriava anche a ritoccare le foto, scambiando i volti o le parti del corpo. Si tratta di G.P., un rappresentante di una grossa azienda trentina, celibe, 40 anni, incensurato, arrestato in seguito a un'indagine per pedopornografia eseguita dalla polizia postale di Trento. L'uomo è accusato di detenzione, scambio e divulgazione di materiale pedopornografico e di realizzazione di immagini pedofile con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali. I primi accertamenti erano partiti circa un anno fa, quando l'uomo era stato intercettato dalla polizia postale di Reggio Calabria nel corso di una vasta indagine sulla pedopornografia online, che riguardava più regioni. Così erano partiti i primi accertamenti e la polizia postale nel gennaio scorso aveva trovato nella sua abitazione a Trento oltre 1.500 fotografie e un video di dieci ore di bambine costrette a fare sesso, che secondo l'accusa l'uomo custodiva nel proprio computer. Eseguiti gli accertamenti è scattata in questi giorni l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, chiesta dal pm Maria Colpani e firmata dal gip Carlo Ancona.
Fonte: LEGGO
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Facebook, allarme diramato dalla Questura su protesta del non voto
"Presidenti di Seggio, fate attenzione alle forme di protesta lanciate sul social network Facebook!". È il contenuto della circolare diramata, questa mattina, dalla Questura di Catania e indirizzata agli uffici di Presidenza dei seggi elettorali. La polizia, dal monitoraggio della rete internet, ha appreso dell'esistenza di un gruppo, denominato "C'è un modo legale per dire: non voto perchè non mi sento rappresentato da nessuno". La pagina Facebook suggerisce agli elettori, impegnati oggi per l'elezione del Presidente della Regione Siciliana e il rinnovo dell'Ars, di presentarsi al seggio, di farsi registrare dagli scrutatori, di rifiutare la scheda e di fare verbalizzare al presidente di seggio il 'non voto'. Sarà il presidente, preso in considerazione l'eventuale disagio e il rallentamento delle operazioni di voto, a decidere se chiedere l'intervento delle forze dell'ordine, in caso di tumulti all'interno del seggio, o di annotare semplicemente l'episodio sul verbale delle operazioni di voto. Il gruppo è stato probabilmente creato sulla scia della bufala che gira ormai da molti anni e condivisa da vari siti internet e blog.
Fonte: L'Unità
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Torino, adesca ragazzi su Facebook fingendosi donna: chiesto giudizio
Si fingeva una ragazza per adescare ragazzini su Facebook chiedendo di inviargli foto di nudo, poi rivelava la sua identità e pretendeva delle prestazioni sessuali per non diffondere le immagini. La procura di Torino ha chiesto per un ragazzo 19enne del vercellese il rinvio a giudizio con le accuse di violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico e sostituzione di
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Ministero dell'Interno spia i profili Facebook? Polizia Postale smentisce
Nella giornata di ieri su numerosi blog e su Facebook girava l'ennesima bufala: "Facebook, il ministero il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili". Oggi la Polizia di Stato ha smentito ufficialmente la notizia. Nella nota diramata sul sito Web di Agente Lisa si legge infatti: "Tranquillizziamo tutti gli assidui frequentatori del social network, la notizia è
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Livorno: scarica video pedopornografici, arrestato libero professionista
Un 50enne è stato arrestato dalla Polizia Postale di Livorno, con l'accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L'uomo, un libero professionista livornese, è stato sorpreso a scaricare dal Web video e foto pedopornografiche, che poi condivideva con altri utenti della rete. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato. Il 50enne, a seguito di una perquisizione degli agenti della Polposta nella sua abitazione, è stato sorpreso con il pc acceso, mentre utilizzava il software per scaricare i video pedopornografici. La legge 38/06 "Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet" ha modificato la precedente legge 269/98.
L'art. 3 della l. 38/06 ha sostituito l'art. 600 quater del codice penale con quanto segue: "Art. 600- quater . - (Detenzione di materiale pornografico) . - Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 600- ter, consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa non inferiore a € 1.549.
La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità".
Fonte: Adnkronos
Via: Libero Quotidiano
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Torino: usava le ignare fidanzate per truffare i suoi clienti, arrestato
Proponeva finte case in affitto in rinomate località turistiche e poi spariva con la caparra che faceva addebitare su carte intestate alle sue ignare fidanzate. L'uomo, Jean Pierre La Prova 44 anni svizzero, è stato rintracciato a Faule, nel cuneese, dalla Polizia Postale di Torino che, con l'ausilio dei carabinieri del posto, lo hanno arrestato (su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Torino) per millantato credito, utilizzo illecito di carta di credito, truffa, sostituzione di persona e frode informatica. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal pm di Torino, Valerio Longi, l'uomo carpiva la fiducia delle sue fidanzate del momento convincendole a intestarsi carte, riscuotere vaglia e ospitarlo in casa loro, circostanza che consentiva al 44enne di rendersi di fatto irrintracciabile. Diverse le "tecniche" per le truffe che da quanto ricostruito finora gli avrebbero fruttato almeno 50mila euro: a volte si presentava come avvocato, commercialista o politico, e le signore si fidavano fino al punto di prestargli le proprie generalità per l'accensione di carte prepagate, intestazioni di autovetture, sim card, contratti locativi, inconsapevoli dell'uso illecito che l'uomo ne avrebbe fatto. Solo quando venivano chiamate dalle Forze dell'Ordine per chiarimenti sulla loro posizione, capivano di essere state raggirate.
Fonte: Adnkronos
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Truffe online in aumento: al via la campagna Polizia Postale-Unicredit
Nel primo semestre del 2012 le denunce ricevute dalla Polizia per illecito utilizzo di strumenti di home banking e monetica sono oltre 17.000 e circa un migliaio sono i soggetti individuati quali autori della truffa. Sono alcuni dei dati emersi in merito al fenomeno delle truffe on line, sul quale UniCredit e la Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno avviato un
Perugia, vende online ma non consegna merce: denunciato pensionato
Pubblicava on line annunci di vendita di materiale informatico, per lo più Pc, a prezzi molto vantaggiosi, ma gli utenti che rispondevano, dopo aver pagato con bonifico bancario o carta prepagata, non ricevevano la merce. E' la truffa ideata da un pensionato 63enne perugino, B.O., denunciato dalla Polizia Postale di Perugia. Sarebbero decine, sottolinea la Polizia postale, le truffe realizzate attraverso un noto portale di aste on line ai danni di utenti residenti in tutta Italia. L'indagine iniziata nel 2010, aveva già portato all'identificazione dell'uomo, a carico del quale il Questore di Perugia aveva emesso un provvedimento di Avviso Orale, con il quale gli intimava di desistere. A seguito però delle querele di utenti rimasti truffati, le indagini hanno avuto nuovo impulso e si è scoperta la serie di truffe realizzate nel corso degli ultimi due anni. La perquisizione dell'abitazione dell'uomo, padre di due figli maggiorenni, ha consentito di rinvenire una grande quantità di materiale utilizzato per la realizzazione degli annunci, carte ricaricabili rilasciate da vari istituti di credito utilizzate per l'incasso dei proventi dell'attività e copie dei documenti esibiti al momento dell'attivazione delle carte.
Fonte: ASCA
Fonte: ASCA
Pedopornografia, porta a sviluppare un rullino di fotografie: fermato
Un impiegato di 36 anni, di Verona, è stato arrestato dagli agenti della Polizia postale della città con l'accusa di "detenzione di materiale pedopornografico". La misura restrittiva è stata convalidata dall'autorità giudiziaria che ha disposto gli arresti domiciliari. L'uomo è stato bloccato mentre ritirava la stampa delle foto pedopornografiche presso un laboratorio
Phishing da false email Yahoo! rimandano a pagina di login fraudolenta
Dopo quella segnalata a fine Luglio 2012 sono ancora gli utenti del servizio di posta elettronica Yahoo! ad essere nel mirino dei criminali informatici. Alcuni utenti stanno ricevendo dei falsi messaggi e-mail da un presunto mittente noreply-alert@yahoo.com con allegato un link che rimanda ad una falsa pagina di login. Le mail sembrano infatti inviate proprio dal gestore
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Verona: tenta adescare una minorenne su social network, denunciato
Ha tentato di adescare una minore tramite un social network, offrendole una ricarica telefonica se si fosse spogliata in webcam, ma la ragazza ha avvertito la madre e poi la polizia postale di Verona che ha rintracciato l'adescatore, un giovane di origini marocchine. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato. Fin dalle prime richieste la ragazzina aveva detto di no, ma l'interlocutore aveva continuato a molestarla usando toni minacciosi e offensivi. Dalle indagini, gli investigatori sono presto risaliti al molestatore, rintracciato presso la propria abitazione. Il computer è stato sequestrato per gli accertamenti del caso. Secondo i dati emersi dall’ultima Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza - realizzata da Eurispes e Telefono azzurro - il 6,7% degli adolescenti italiani ha inviato sms o video a sfondo sessuale col proprio cellulare, mentre il 10,2% ne ha ricevuto almeno uno. Quando una foto o un video vengono inviati si perdono nel mare della rete e non è più possibile recuperarli né, tanto meno, cancellarli. Il destinatario dell’immagine può a sua volta copiarla, condividerla con chiunque e pubblicarla on line. Il tutto all’insaputa del giovane protagonista della foto.
Via: ANSA
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Si finge gay su Facebook e adesca omosessuali per ricattarli: arrestato
Si è finto omosessuale su Facebook, ma nella realtà non era gay. Con questo sistema un pregiudicato di Campobasso avrebbe raggranellato un bel gruzzoletto. Una truffa che è stata però scoperta dagli uomini della Polizia postale che lo hanno arrestato. Il finto gay è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine e si trovava ai domiciliari per altri reati. Alle sue
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Internet: Polizia postale e Google per navigazione sicura nelle scuole
La polizia delle Comunicazioni, in collaborazione con Google, arriva nelle scuole di tutta Italia con il progetto ''Buono a sapersi'' per tenere dei corsi di navigazione sicura ed invitare gli studenti ad un uso responsabile di internet e delle nuove tecnologie. Le lezioni cominciano oggi, avranno cadenza mensile per tutta la durata dell'anno scolastico e si svolgeranno in 100 scuole di 100 province italiane in contemporanea. Il calendario è consultabile sul sito www.google.it/BuonoASapersi. I prossimi appuntamenti di quest'anno si svolgeranno il 25 ottobre, 22 novembre e 13 dicembre nelle scuole; sul sito le date degli appuntamenti on line in hangout, aperti a tutti i ragazzi e adulti che non si troveranno nelle scuole selezionate. L'obiettivo dei workshop è quello di insegnare agli studenti come sfruttare le potenzialità di internet senza incorrere nei rischi connessi alla violazione della privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all'adozione di comportamenti scorretti e pericolosi per sè e per gli altri. Navigare in sicurezza e gestire i propri dati online è una necessità degli utenti emersa anche da un'indagine realizzata da Duepuntozero Doxa (www.doxa.it/Societa/Duepuntozero) per conto di Google.
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Caso Celentano/ Polpost: hacker si impossessa di Ip, esito negativo Dna
Una nuova delusione per Catello e Maria Celentano e per le loro figlie Rossana e Noemi: la ragazza che per mesi ha scritto mail, sostenendo di chiamarsi Celeste e di essere la loro figlia Angela, sparita come nel nulla il 10 agosto del 1996 sul monte Faito, potrebbe essere in realtà uno sciacallo. Il dna eseguito sulla ragazza messicana dal cui PC sarebbero
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Apruzzese: serve legge sul furto di identità digitale, attenti al virus Zeus
"Il furto di identità digitale non ha oggi una specifica previsione normativa in Italia: sarebbe opportuno dare autonome configurazioni legislative da questo punto di vista". E' quanto chiede il direttore del servizio di Polizia postale e delle comunicazioni Antonio Apruzzese, nel corso dell'audizione in commissione Trasporti e Tlc della Camera dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sicurezza informatica delle reti web. "Occorre sempre più affinare gli strumenti investigativi e migliorare le tecniche di risposta, creando le più intelligenti forme di collaborazione con tutti i settori istituzionali, non ultimo il mondo dei legislatori - esorta Apruzzese - anche per evitare di andare ad arrampicarci sugli specchi, con i magistrati, per cercare di utilizzare schemi un po' obsoleti sul piano giuridico, per cercare di inquadrare questo fenomeno". Apruzzese sottolinea poi come "il contagio può passare dai computer ai telefonini". In particolare, "il virus Zeus è uno dei piu' pericolosi, denominato anche BotNet. Mentre si guarda il sito della propria banca, appaiono scritte conformi a quelle dell'istituto bancario con le quali si chiede il numero di cellulare e il tipo di telefonino, il modello e la Nazione a cui si appartiene".
Via: Corriere Comunicazioni
Foto da video: Security Summit 2012
Vendeva finte vacanze online, denunciata una cinquantenne nel Sannio
Una truffa telematica, messa a segno da una 50enne residente nel tarantino, in danno di alcuni cittadini sanniti, è stata scoperta dalla polizia postale di Benevento. Le indagini hanno preso il via durante l'estate quando diversi utenti si sono recati negli uffici della Polizia Postale lamentando di esser stati truffati da ignoti con l'affitto di appartamenti, in realtà indisponibili, in località balneari del Salento. Il modus operandi della truffatrice era sempre lo stesso: inseriva annunci di 'affitto appartamento' corredati da foto estratte da Google Maps su alcuni siti internet specializzati, aspettava di essere contattata via mail o su un'utenza cellulare dai potenziali locatari, contrattava il prezzo di affitto e chiedeva immediatamente una caparra per bloccare l'appartamento. La modalità di pagamento dell'anticipo richiesto dalla donna era sempre "il vaglia veloce" o una "ricarica poste-pay". Una volta incassate le caparre, la locataria continuava a rendersi disponibile con i truffati fino al giorno della vacanza, quando i malcapitati giunti sul posto scoprivano che gli "appartamenti in affitto" erano in realtà di proprietà o in uso ad altre persone. Lo stratagemma aveva consentito alla donna di raggranellare una decina di migliaia di euro in poche settimane.
Via: ANSA
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Facebook, clonano il sito e rubano crediti di gioco: indagati due uomini
Il phishing è il furto delle credenziali per accedere a siti a nome dell'utente. Anche su Facebook dilaga questo fenomeno e può risultare relativamente pericoloso per la propria identità virtuale. Due uomini sono stati indagati per aver clonato alcune pagine del portale di Facebook ed essersi impossessati di credenziali, password e account di persone alle
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Catania: insegue donna fino dentro la Polizia postale, arrestato stalker
Un uomo di 47 anni è stato arrestato in flagranza da agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania per atti persecutori nei confronti di una donna di 40 anni che si rifiutava di allacciare con lui una relazione sentimentale. Ora è agli arresti domiciliari. L'uomo è stato arrestato in flagranza dopo che aveva aggredito la vittima ed una sua amica e aveva seguito le
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Bologna: frodi informatiche e utilizzo indebito di carte credito, 4 arresti
La Polizia Postale e delle Comunicazioni per l'Emilia Romagna ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 53 perquisizioni a carico dei componenti di un'associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di frodi informatiche ed indebito utilizzo di carte di credito. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia di un cittadino bolognese che si era visto trasferire 6.500 euro dal proprio conto BancoPosta ad un altro conto corrente. L'organizzazione, attraverso l'utilizzo di numerosi apparati di ultima generazione come smartphone associati a più sim card, acquisiva fraudolentemente i codici dispositivi dei conti correnti di ignari titolari per poi trasferire somme di denaro verso altri conti correnti o carte prepagate attivate ad hoc, incassando successivamente il maltolto. L'analisi dei flussi finanziari, ha permesso di stabilire che, in un periodo di circa sei mesi, l'organizzazione ha raggirato 489 vittime su tutto il territorio nazionale per un danno di oltre 200.000 euro.
Via: ASCA
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Ricatta donna conosciuta sul web con video hard, denunciato 24enne
Ha ricattato una donna conosciuta sul web, minacciando di diffondere in rete un suo video hard se non ne avesse realizzati altri per lui. La vittima, un'impiegata piacentina di 39 anni, si è rivolta alla polizia postale di Piacenza, che dopo una lunga indagine è risalita al ricattatore, un 24enne del Savonese denunciato per violenza privata, minacce, interferenze illecite nella vita privata. I due si 'frequentavano' solo in chat; per avere maggiori informazioni gli agenti si sono rivolti anche alla Microsoft. Ottenuti i codici di accesso, i poliziotti hanno scoperto chi si nascondeva dietro al profilo ricattatore. La polizia postale spiega che i reati commessi utilizzando strumenti telematici sono sempre più frequenti.
Via: ANSA
Foto dal web
Via: ANSA
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Frodi telematiche sempre più numerose, Polpost denuncia due persone
Si intensifica l’attività della Polizia di Stato finalizzata alla repressione delle frodi on line. La Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia ha deferito all'Autorità Giudiziaria, nei giorni scorsi, due persone, un quarantunenne ed un quarantaseienne, entrambi residenti a Napoli, per frode commessa per via telematica. Le indagini erano iniziate da alcuni mesi grazie alle
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Hacker violano il profilo Facebook di Marco Scajola, indaga la Postale
Invasione di foto a luci rosse sul profilo Facebook di Marco Scajola, consigliere e vice capogruppo del Pdl in Regione Liguria. Sono stati gli hacker, pirati informatici professionisti, quelli che ieri hanno preso d'assalto il suo profilo su Facebook. L'attacco ha avuto successo: i pirati non soltanto sono riusciti a entrare nella posta del nipote dell'ex ministro, ma hanno piazzato anche un'ottantina di fotografie di ragazze tutte bellissime e tutte con abiti succinti e in pose molte osè. "Qualche mascalzone, questa mattina, - avverte con un post sul proprio profilo facebook il consigliere regionale - ha utilizzato il mio profilo per inviare in giro foto di ragazze in pose osè. Ho fatto denuncia alla Polizia (che ringrazio) e mi auguro che i responsabili possano essere individuati. Dispiace assistere che si arrivi a tanto....". Ma non contenti, con qualche altra diavoleria elettronica, hanno anche cambiato account e password della posta privata impedendo così a Scajola di accedere nel suo archivio. Il consigliere regionale ha così denunciato l'intrusione alla Polizia postale che ha aperto un'indagine.
Via: La Stampa
Foto da Facebook
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Torino: traffico di gioielli e opere d'arte su Internet, denunciate 3 persone
La polizia postale e del Piemonte e Valle d'Aosta, ha denunciato tre persone per reati che vanno dal furto aggravato alla ricettazione e sequestrato beni di svariate migliaia di euro. La vittima, un anziano benestante esponente di una nobile casata piemontese, è stato poco alla volta derubato di mobili di pregio, gioielli, quadri, suppellettili nonchè manoscritti di inestimabile
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Alessandria: detenzione abusiva armi e istigazione a violenza, 2 arresti
La Polizia di Alessandria ha arrestato due persone, padre e figlio, responsabili di detenzione abusiva di armi comuni da sparo. Le indagini degli uomini della Digos e della Polizia Postale sono partite in seguito ad una denuncia sporta, presso gli uffici della Sezione di Polizia Postale, da una persona che riferiva di avere subito ingiurie e diffamazioni, attraverso Facebook, all'interno di tre distinti profili pubblici, inneggianti alla violenza e all'odio per finalità di discriminazione razziale. Dalle indagini è emersa anche la presenza, all'interno dei profili Facebook, di materiale rilevante ai fini della configurazione dei reati di incitamento a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi e di detenzione abusiva di armi. Nel corso della perquisizione presso l'abitazione dei fermati sono state rinvenute due pistole, un elevato quantitativo di munizioni alterate, un bastone in legno riportante il volto di Benito Mussolini; un tirapugni; una spada e un pugnale affilati accuratamente dai detentori e altro materiale.
Via: ASCA
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Genova, si fingeva banchiere e rubava carte credito a impiegati: arrestato
Autista sulla tratta Ovada-Genova, utilizzava le pause tra le corse per mettere a segno i suo furti nel capoluogo ligure, ma e' stato scoperto e arrestato dalla polizia. D.P., trentatreenne di Pavia, si era specializzato in furti di carte di credito e bancomat ai danni di impiegati di banca. Gli investigatori della squadra mobile e della polizia postale di Genova gli attribuiscono tre colpi, messi a segno tra l'8 e il 13 agosto scorsi, tutti con la stessa tecnica. D.P. chiedeva di parlare con gli uffici legali per la conclusione di una pratica in corso, all'interno si intratteneva per alcuni minuti con gli impiegati fingendosi un collega di Pavia, appena vedeva gli interlocutori distratti rubava portafogli da giacche e borse lasciate incustodite. Poi utilizzava i documenti di pagamento elettronico per fare acquisti nei negozi di Genova. E' stato identificato grazie ai fotogrammi degli istituti di credito in cui aveva rubato le carte e dei negozi in cui aveva effettuato gli acquisti.
Via: AdnKronos
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Pedopornografia: arrestato 53enne a S. Benedetto con 1.300 foto bimbi
Arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) in flagranza di reato un pedofilo di 53 anni che aveva con se un computer contenente 1.300 foto autoprodotte ritraenti bambini e bambine riprese nelle loro parti intime in stabilimenti balneari. Lo rende noto la questura di Ascoli. Ad effettuare l'arresto è stato personale della Sezione Polizia Postale del capoluogo piceno, in collaborazione con agenti del Commissariato di San Benedetto. S. L., queste le iniziali dell'uomo, si era recato in uno studio fotografico locale per chiedere lo sviluppo di diverse copie delle fotografie realizzate. Il titolare dello studio, presa visione del contenuto, ha avvisato il Commissariato di polizia. Così, al momento del ritiro delle foto, il 53enne veniva fermato ed arrestato in flagranza per il reato di "produzione di ingente materiale pedopornografico art. 600 ter c.p". Sequestrato numeroso materiale informatico in casa dell'arrestato, rinvenuto a seguito della successiva perquisizione domiciliare.
Fonte: AGI
Foto dal web
Fonte: AGI
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Documenti falsi per ottenere pensioni invalidità, arrestato impiegato Inps
Un impiegato dell'Inps è stato arrestato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania con l'accusa di aver truccato i documenti per far ottenere pensioni di invalidità a tre persone che non ne avevano diritto e che sono indagate a piede libero. L'uomo, di cui non è stata resa nota l'identità, ha 48 anni ed era in servizio nella sede del'Istituto previdenziale a Catania ma i fatti che gli vengono contestati riguardano il periodo in cui ha lavorato a Messina. Accesso abusivo a sistema informatico, falso e tentata truffa aggravata in concorso sono i reati contestati dal Gip di Messina che ha emesso un'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, notificata al funzionario dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Catania.
Fonte: AGI
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Adesca minori su Facebook e li ricatta, 22enne arrestato nel casertano
Un giovane di 22 anni è stato arrestato a Mondragone (Caserta) dai carabinieri della locale compagnia e dagli agenti della polizia postale e delle comunicazioni di Caserta con l'accusa di avere adescato minori tramite Facebook. L'indagato si sarebbe finto un talent scout milanese che con la scusa di selezionare le ragazze per sfilate di moda e con la
Phishing attraverso false email, polizia postale allerta gli utenti Yahoo!
La polizia postale di Savona nell'ultima settimana ha ricevuto una decina di segnalazioni per una nuova truffa sul web. La nuova frode informatica prende di mira in particolare gli account gestiti dalla società Yahoo!. I titolari degli indirizzi di posta elettronica in questione si vedono infatti arrivare delle mail che sembrano inviate proprio dal
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Falsi agenti Polizia Postale minacciavano e offendevano utenti Skype
Attraverso il programma per la conversazione Skype, si qualificavano come Agenti della Polizia di Stato in forza presso il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e dopo aver lanciato accuse a un utente di avere scaricato materiale pedopornografico lo offendevano. Tre minorenni hanno iniziato spacciandosi falsi agenti della Polizia Postale e hanno poi deciso di aprire una conversazione congiunta con un terzo estraneo preso a caso. Dopo una segnalazione dell'utente, i tre minorenni sono stati individuati in provincia di Catania. Grande stupore e scuse alla Polizia e alla parte offesa ha espresso la madre di uno dei tre ragazzi, intestataria dell'utenza telefonica servita per la connessione. La madre del ragazzo che aveva messo a disposizione il computer si è scusata con i poliziotti. Lo comunica, in una nota, la Polizia di Stato.
Fonte: ASCA
Via: ANSA
Catania: ricatta sacerdote per riprese hard su Facebook, denunciata
La polizia postale di Catania ha denunciato una donna che aveva ottenuto 10 mila euro da un sacerdote per non divulgare immagini di sue scene intime, riprese mentre erano collegati con le webcam su un social network. E' accusata di adescamento ed estorsione. Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale del capoluogo etneo. Protagonisti sono una
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Mantova: relazione con allieva 14enne, arrestato istruttore d'equitazione
Un istruttore di equitazione di 33 anni residente in un Comune dell'hinterland di Mantova è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una sua allieva 14enne. Le manette ai polsi dell'uomo sono scattate mercoledì scorso ma la notizia è stata diffusa soltanto ieri dalla Polizia postale. La relazione tra i due, che vedeva la ragazzina consenziente secondo quanto da lei stessa ammesso, andava avanti da alcuni mesi, con incontri che avvenivano al maneggio, dopo le lezioni di equitazione. Un coetaneo della bambina si è accorto della cosa e lo ha segnalato ad un sito internet anti violenza per donne e minori. La segnalazione è stata girata alla Polizia postale che in un paio di mesi di indagini è riuscita a ricostruire la tresca a base, oltre che di incontri, anche di messaggi hard via e-mail o via sms.
Fonte: Unione Sarda
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Reggio: insediati i nuovi dirigenti Polpost, Commissariato e Questura
A seguito delle assegnazioni dei Dirigenti e dei Funzionari della Polizia di Stato decise dal Consiglio di Amministrazione del Ministero dell’Interno, nella giornata di ieri si sono insediati i nuovi Dirigenti del Compartimento di Polizia Postale, V.Q.A. Dott.ssa Maria Giovanna Rizzo, del XII Reparto Mobile, V.Q.A. Dott. Gregorio Marchese e del Commissariato di P.S.
Torino: falsifica intestatari assegni, fermato mentre tenta di versarli
Ha tentato di aprire un conto corrente postale per versare tre assegni da duemila euro ciascuno emessi da una compagnia assicurativa ma i funzionari dell'ufficio postale di Nichelino, nel torinese, si sono insospettiti e hanno avvertito la Polizia. Dalle verifiche della Polizia Postale del capoluogo piemontese è risultato che gli assegni erano stati sottratti
Sanremo: pagano materiale informatico con assegno rubato, denunciati
I titolari di un'attività artigianale nel centro di Sanremo, un settantenne e un ragazzo di 19 anni, sono stati denunciati dalla Polizia Postale di Imperia per ricettazione e tentata truffa. Il motivo? Hanno cercato di pagare con un assegno risultato rubato, sospetto, materiale informatico per un valore commerciale di 10 mila
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Pedofilia e pedopornografia sul web: 3 arresti e 20 denunce in tutta Italia
Tre arresti, 20 denunce e 18 perquisizioni in varie città italiane sono state eseguite dalla polizia postale di Firenze, per detenzione di materiale pedopornografico. I video e le immagini sono state sequestrate. Ritraggono per la maggior parte adolescenti, ma anche bimbi al di sotto dei 5 anni mentre compiono espliciti atti sessuali con adulti e coetanei. Le immagini sono per la maggior parte prodotte in paesi dell'est e del continente asiatico. E' stato un medico fiorentino a far partire le indagini che hanno portato all'arresto di tre persone per detenzione di materiale pedopornografico e alla denuncia di 20 persone. Il professionista si è rivolto alla polizia postale riferendo che un suo paziente minorenne gli aveva raccontato di aver subito un tentativo di adescamento sulla chat di un sito. I successivi accertamenti hanno consentito di individuare persone che scaricavano materiale pedopornografico dalla rete. L'indagine ha interessato diverse città italiane, quali Torino, Bologna, Roma, Milano ed anche Reggio Emilia, Sassari, Varese, Vicenza, Siracusa, Caserta e Macerata. La segnalazione che ha dato il via alle indagini riguarda le chat del sito www.77chat.com.
Fonte: AGI
Via: Blitz Quotidiano
Uccisa per un messaggio su Facebook, spiata con software keylogger
Aveva installato sul computer della moglie un software cosiddetto keylogger che, di nascosto, registrava tutto ciò che veniva digitato sulla tastiera e lo inviava via mail. E con un "trojan spy" carpiva le password di Facebook per poter entrare nel profilo della consorte e leggere i messaggi privati. Così, a Palma Campania, nel Napoletano, Giancarlo Giannini ha scoperto sul social network che la moglie Alessandra Sorrentino amava un altro uomo. E, accecato dalla gelosia, l'ha uccisa a colpi di forbici. Ora gli inquirenti analizzeranno quel software installato dal marito geloso e sospettoso sul pc della donna, capiranno quali sono i messaggi che hanno scatenato il raptus omicida. Impossibile, invece, sapere quanti programmi di questo genere sono installati nel mondo all'insaputa degli utenti. Di certo, sottolinea la Polizia Postale, si tratta di un fenomeno in aumento, e nel 70 per cento dei casi accertati le vittime sono donne. Non c'è bisogno di citare alla lettera le leggi sulla privacy e contro lo stalking, ovviamente, per capire che si tratta di una pratica illegale.
Via: Affari Italiani
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